Workshop fisioterapia e movimento: Kit MoviMedico

redline

 

dal 16/03/2024 al 17/03/2024

Insegnanti

Giovanni Maia


Dove / quando

Scuola Romana di Circo

Via Assisi 33

Sabato 13-17
Domenica 15-19

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  GENESI DEL WORKSHOP
L’idea di creare un workshop come questo nasce dal bisogno di portare all’interno delle arti performative che richiedono un uso atletico del corpo (teatro, danza e soprattutto circo) un concetto che spesso viene trascurato: la cura del proprio corpo a breve, medio e lungo termine.

Spesso la prevenzione (in tutte le sue declinazioni: riscaldamento, preparazione fisica, stretching) viene etichettata come noiosa e quindi lasciata in secondo piano, con conseguenze a volte davvero rischiose.
La domanda che si siamo posti quindi è la seguente: come può questa entrare a far parte della routine di allenamento in modo divertente, non eccessivamente ripetitivo e allo stesso tempo aiutare nell’incremento delle prestazioni?
Crediamo fortemente che la risposta sia nell’uso di alcuni principi che abbiamo isolato negli anni di pratica, e che adesso vorremmo condividere con chi, come noi, lavora tutti i giorni con il proprio corpo. Esiste la possibilità di allenarsi migliorando tecnicamente, atleticamente, limitando infortuni e divertendosi?
Esiste la possibilità di usare lo stesso movimento come forma di prevenzione e di riabilitazione?

  APPROCCIO
I punti di vista che muovono questa visione dell’insegnamento sono molteplici, perché frutto delle nostre variegate esperienze.
Una cosa che li accomuna però è di basarsi su principi adattabili e non protocolli predefiniti, una sorta di recipienti che possano accogliere molti contenuti diversi, permettendo maggior espressione delle singolarità dei partecipanti. Secondo la nostra esperienza, in questo modo possiamo massimizzare lo studio delle arti di movimento in maniera sostenibile, prevenendo gli infortuni e mantenendo sempre alta la motivazione e la curiosità per la disciplina praticata.

I maggiori principi formali con cui si esprime il sistema sono:
- Gioco - Versatilità - Consapevolezza - Contaminazione - Espressività - Immaginazione

Abbandoniamo quindi l’idea che esistano esercizi giusti o sbagliati per raggiungere degli obiettivi performativi ed espressivi, ma usiamo tutto ciò che può servire a seconda di necessità mirate.
Necessità che abbiamo deciso di dividere in alcune macro-aree che copriremo nell’arco del workshop:
-Riscaldamento -Preparazione fisica -Mobilità
-Stretching -Allenamento tecnico -Creazione artistica -Improvvisazione

Per spiegare come può funzionare l’incontro tra i principi e gli obiettivi, facciamo un esempio utilizzando il riscaldamento:
Sappiamo che nel riscaldamento per le arti performative c’è bisogno di attivare in maniera complessa il sistema nervoso, il sistema muscolo scheletrico e i sistemi energetici. A questo punto ci chiediamo quali principi siano più utili per ottenere questo scopo, e selezioniamo gioco, versatilità e consapevolezza Attraverso il primo abbiamo un’attivazione di tutti i sistemi descritti, con la seconda copriamo la necessità di globalità e con il terzo graduiamo l’esposizione in modo che non ci sia un eccesso di rischio.
Quindi disegniamo dei giochi adatti alle varie fasi del riscaldamento, magari usando prima proposte semplici e basso carico per facilitare l’adattamento dei tessuti molli, e progressivamente andiamo ad aumentare l’intensità e la complessità dello stimolo per preparare il resto delle strutture.
Naturalmente con proposte mirate a “svegliare” i movimenti più tipici per le discipline target, come manipolazione di oggetti, lanci e coordinazione occhi-mani per la giocoleria o il carico progressivo sui polsi, la consapevolezza del corpo nello spazio e la coordinazione aerea per l’acrobatica.
Questo rapido esempio si può estendere a tutti gli altri argomenti che tratteremo, con modalità che saranno rese manifeste durante il seminario stesso.

  OBIETTIVI
Gli obiettivi principali del workshop sono:
- Far capire agli allievi che elementi fondamentali dell’allenamento (quali il riscaldamento, preparazione fisica e mobilità) che solitamente vengono etichettati come “noiosi”, possono invece essere affrontati in modo stimolante e divertente.
- Trasmettere ai partecipanti un metodo che gli permetta di diventare indipendenti e creare da soli i propri esercizi in modo da poter variare il proprio allenamento senza perderne la qualità e l’efficacia.
- Applicare i principi del movimento del corpo alla creazione ed alla ricerca artistica.

- Aiutare i partecipanti a comprendere meglio il funzionamento del proprio corpo, il significato del dolore e la sua utilità.
- Aprire la strada verso un metodo di allenamento più consapevole, preventivo e resiliente.
- Fornire le basi per una riabilitazione a seguito di un infortunio che sia più profonda, reale e a lungo termine.