"Due circensi si svegliano
e scoprono che il loro circo non c'è più.
Niente tendone, niente roulotte, niente animali.
In terra solo qualche popcorn, mosso dal vento.
Smarriti i due partono alla ricerca del circo, ma si perdono
perché fuori dal circo, loro, sono in terra straniera, ovunque.
I due viaggiano di città in città e scoprono che
il loro circo non è ripartito senza di loro.
Il circo è scomparso, non esiste più.
E sembra non esserci traccia della sua presenza.
Il circo stava svanendo dalla memoria collettiva.
I due circensi però scoprono che il circo vive anche nei libri
e che i libri hanno un'ostinata tendenza alla memoria."
Il Circo si racconta e rivendica un posto nell'olimpo delle Arti: dopo aver ispirato generazioni di pittori, scrittori, registi, musicisti, dopo esser stato osannato prima e dimenticato poi, ora chiede indietro e riprende e, attingendo dalle Arti, si incontra con la Musica, la Scrittura e il Teatro per continuare a emozionare.
"Io sto morendo, ma non è la prima volta.
Perché ho molti talenti, tra cui quello di risorgere.
Sono sempre esistito, fin da quando alcuni uomini
si sono seduti in cerchio intorno ad altri.
Oggi muoio, ma finchè le persone avranno voglia
di sedersi in cerchio ad ascoltare ed ammirare,
io potrò rinascere dalla mia stessa cenere, di segatura".
Scritto e diretto da Giacomo Costantini
Musiche composte ed eseguite dal vivo dal Maestro Nicola Segatta
Con Jacopo Candeloro, Flor Luludì, Nicola Segatta
Voce fuori campo di Guglielmo Bartoli
Scenografia di Simone Alessandrini
Costumi di Beatrice Giannini
Produzione Scuola Romana di Circo
Anno di produzione 2022
Con il sostegno di Ministero della Cultura
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"Finché sarete intorno a me"
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